Di ritorno dal Burundi

Di rientro dal Burundi, carichi di emozioni e riflessioni, stiamo lavorando sulle priorità e sui programmi. Dopo due anni di obbligata assenza, la visita è stata fondamentale per far sentire la nostra vicinanza ai collaboratori sul posto, confrontarci in presenza con loro e riorganizzare i team di lavoro. Abbiamo, inoltre, avuto la preziosa opportunità di incontrare i referenti istituzionali e di ascoltare le testimonianze delle persone, cogliendo successi e debolezze dei progetti in corso e nuovi bisogni da analizzare.

Due giornate sono state dedicate alla visita delle cooperative: alcune sono ormai autonome, pronte a crescere e a diventare riferimento per nuovi gruppi; altre richiedono una revisione di obiettivi e metodi. La promozione delle cooperative e, più in generale, la formazione rimangono attività di primario interesse per lo sviluppo delle persone e delle comunità locali. Per questo, basandoci anche su quanto già fatto e sui relativi risultati, il nostro prossimo impegno sarà in grande misura dedicato a potenziare queste iniziative in contesti studiati, eventualmente con forme e modi diversi che sperimenteremo via via essere più efficaci.

Durante il viaggio abbiamo poi incontrato i bambini e i ragazzi di cui sosteniamo l’istruzione. Sono cresciuti, sono più sicuri e crediamo consapevoli. Loro sono un trentina, ma molti altri ci hanno incontrati con la speranza di ricevere un aiuto. La grande parte dei bambini in Burundi non accede all’istruzione di base. Alcune famiglie più sensibili a questo bisogno (che a noi sembra ovvio) dei loro figli, rivolgono ai parroci e alle diocesi richieste di sostegno. Siamo sul campo per entrare in contatto con loro e trovare la madrina o il padrino che possa accompagnarli in un percorso scolastico adeguato (per info vedi i contatti in calce).

Infine abbiamo visitato alcuni villaggi Batwa, una minoranza etnica che vive nella più assoluta povertà. Ci hanno chiesto materiali di cancelleria per far andare i bambini a scuola. E’ l’inizio di una conoscenza, l’avvio di un dialogo, che richiede tempo per diventare costruttivo. Crediamo che la qualità del nostro operato dipenda dalla capacità che abbiamo di ascoltare e comprendere culture diverse dalla nostra e di metterci al loro fianco garbatamente, per sostenerne le necessità e stimolarne le competenze.
Anche alla luce di quest’ultima considerazione, siamo fiduciosi di riuscire a organizzare periodiche visite in Burundi. Per ora siamo in quotidiano contatto con i nostri collaboratori e vi riferiremo aggiornamenti sui progetti nuovi e in corso.

Per concludere, crediamo doveroso (ma ci fa anche molto piacere!) condividere le immagini più significative del nostro foto album di viaggio e il programma di lavoro che abbiamo seguito.

Ringraziandovi sempre, un saluto affettuoso dal Team Burundi di Eccomi 🙂

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