Progetto Batwa

Le priorità
Istruzione – la mancanza di educazione priva una persona di una vita piena. Priva inoltre la società di basi di sviluppo sostenibile, dal momento che l’educazione ha un ruolo cruciale al fine di migliorare la salute, l’alimentazione e l’accesso al lavoro. L’obiettivo educativo è fondamentale per poter raggiungere gli altri obiettivi. A scoraggiare l’iscrizione alla scuola, soprattutto da parte dei nuclei più poveri, sono anche i contributi richiesti alle famiglie in forma di quote e per pagare uniformi e materiale didattico.
Nonostante i finanziamenti ai Paesi impoveriti e i progressi in campo educativo, ancora oggi in molti paesi un bambino su cinque, pur in età per la scuola primaria, non frequenta.
Per il popolo Batwa la situazione è ancor più grave: solo un 5% dei ragazzi e ragazze Batwa frequentano la scuola con una certa regolarità, un buon 60% non viene mai scolarizzato, una bassa percentuale raggiunge e supera il limite dell’istruzione secondaria. Il tasso di analfabetismo degli adulti sfiora il 95% (da considerare le aspettative di vita: a 39 anni). Gli studenti e studentesse che frequentano, con costanza e buoni risultati la scuola, sono attualmente sostenuti da progetti diocesani e ONG straniere. Il che dimostra che nel loro ambito comunitario non si è ancora sviluppata una coscienza  all’educazione come mezzo per preservare l’avvenire culturale, sociale ed economico delle Comunità Batwa.
L’Ufficio Diocesano intende promuovere l’inserimento scolastico del maggior numero di soggetti aventi diritto, favorendo un’educazione che formi nei giovani e nelle giovani, in modo laico, quella capacità critica indispensabile affinché possano divenire, a pieno titolo, cittadini del Burundi e protagonisti responsabili e consapevoli delle loro scelte e della loro vita.
Si intende promuovere un’educazione che crea conoscenza e che lega le informazioni al servizio della vita e quindi può diventare “sapienza”. Un sapere che connette il passato al presente e al futuro e che offre gli strumenti per affrontare la vita senza pregiudizi ma con consapevolezza e capacità di leggere la realtà in continua evoluzione, in una storia pregna di contraddizioni e conflittualità.
Registrazione Anagrafica – Nel mondo, rifugiati, profughi, esiliati, espulsi, deportati e migranti di ogni sorta sono vittime di discriminazione razziale, attacchi razzisti, xenophobia e intolleranza etnica. Il razzismo è sia causa che prodotto di  esodi forzati ed un ostacolo alla loro soluzione. Nel 2000, 150 milioni di migranti vivevano fuori dalle loro nazioni di nascita. Di questi, qualcosa come 50 milioni di persone erano esuli forzati quale risultato di persecuzione, conflitti e violazione dei diritti umani.
Oggi milioni di persone in Asia, Africa, Europa e Medio Oriente si vedono negati e spogliati della loro cittadinanza nelle loro stesse patrie, solamente a causa della loro etnia, delle loro origini e del loro “gender” (genere – sesso). A questi cittadini senza cittadinanza sono negati una vasta gamma di diritti: civili, politici, economici, sociali e culturali.
La negazione all’ESISTENZA CIVICA colpisce le minoranze etniche che erano il popolo indigeno una volta maggioritario.
Per il popolo Batwa si intende procedere al monitoraggio della registrazione delle nascite:  in collaborazione con le Amministrazioni Comunali e le Parrocchie si effettueranno il conteggio e la registrazione obbligatoria dei nuovi nati. L’area è vasta; molti bambini per negligenza o ignoranza non vengono dichiarati alla nascita; questo genera meccanismi perversi che escludono i piccoli dal circuito sociale, permettendone quindi l’esclusione a vita. Un bimbo non riconosciuto è un adulto senza diritti. (La loro nascita e la loro morte non lasciano traccia alcuna su questa terra e in questa società, e sono vissuti come un male necessario e un danno collaterale).
Per gli adulti mai registrati, si provvederà all’iscrizione nei Registri ufficiali e alla consegna del documento di identità, questo ne permetterà il riconoscimento civico e il diritto di voto politico alle prossime presidenziali (2010).
OBIETTIVO GENERALE
L’Ufficio intende lavorare per raggiungere le seguenti finalità:
A) Inserimento scolastico del maggior numero di studenti e studentesse Batwa e completamento del loro percorso educativo e formativo (anno scolastico 2008/2009).
B) Registrazione all’anagrafe di tutti i bambini e bambine Batwa e regolarizzazione della cittadinanza degli adulti (ottobre 2008 – dicembre 2009).
C) Creare occasioni di incontro tra le Comunità (per l’intera durata dell’intervento).
 OBIETTIVO SPECIFICO – FINALITÀ “A”
Tra le priorità di intervento e le problematiche che affliggono il popolo Batwa, rese ancor più evidenti dopo il censimento dell’Ufficio Diocesano, si intende focalizzare il proprio impegno contribuendo al sostegno economico di studenti e delle loro famiglie.
Per raggiungere tale obiettivo si intende procedere a:

  • Individuazione dei plessi scolastici e dei partner locali;
  • L’identificazione delle famiglie con figli/e in età scolare (agevolando le famiglie più povere);
  • La sensibilizzazione dei genitori circa l’importanza della frequenza scolastica dei figli/e;
  • L’iscrizione dei bambini alle scuole comunitarie;
  • La sensibilizzazione degli insegnanti ad un approccio integrale all’educazione;
  • Il supporto al reperimento di strumentazione e attrezzature scolastiche (acquisto materiali);
  • Controlli e monitoraggio trimestrale della frequenza e integrazione degli alunni (2 volte per trimestre);
  • Relazione e resoconto finali (Dicembre 2009)  

Periodo: anno scolastico 2008 / 2009 – ripetibile
OBIETTIVO SPECIFICO – FINALITÀ “B”
Al termine del censimento sul territorio diocesano di tutte le Comunità Batwa sarà, se pur complesso e dispendioso, tempo di registrare legalmente tutti i nuclei famigliari, offrendo l’opportunità a donne e uomini adulti di esercitare il diritto al voto politico. (Il peggior analfabeta è l’analfabeta politico… -B. Brecht -)
Per raggiungere tale obiettivo si intende procedere a:

  • Contattare le Amministrazioni Comunali per stabilire accordi e reperire materiali necessari alle iscrizioni;
  • Educazione e formazione in ambito civico degli adulti;
  • Regolarizzazione dei bambini non registrati all’anagrafe;
  • Iscrizione degli adulti ai Registi Comunali;
  • Redazione dei documenti legali e stampa delle foto-tessera per gli adulti (donne e uomini);
  • Consegna dei documenti identificativi nazionali per ciascuna famiglia.
  • Formazione di reti/relazioni comunitarie;

Periodo: ottobre 2008 / dicembre 2009
OBIETTIVO SPECIFICO – FINALITÀ “C”
Al termine dell’azione esisteranno relazioni stabili di scambio e di confronto tra:

  • Comunità Batwa – Diocesi e Parrocchie;
  • Comunità Batwa – Amministrazioni Comunali di riferimento – Diocesi e Parrocchie;
  • Comunità Batwa – Plessi scolastici – Diocesi e Parrocchie;
  • Comunità Batwa e Comunità limitrofe;
  • Studenti/se Batwa e studenti/se delle Comunità limitrofe;
  • Genitori Batwa e genitori delle Comunità limitrofe;
  • Studenti/se, genitori Batwa e studenti/se e genitori italiani che contribuiranno in diverse forme e modalità al supporto di questo progetto.

RISULTATI ATTESI
Al termine del progetto:

  • 1. Un incremento del 50% di iscrizioni di ragazzi/e (aventi diritto) alla scuola primaria e secondaria statale, nel solo primo anno scolastico;
  • 2. Un aumento del 30% di frequenza costante di ragazzi/e alla scuola primaria e secondaria statale, nel solo primo anno scolastico;
  • 3. Una maggiore considerazione per la scolarizzazione dei figli/e da parte delle Comunità Batwa;
  • 4. Un sensibile progresso nelle relazioni tra giovani Batwa e delle Comunità limitrofe (in special modo con i compagni di classe);
  • 5. N.ro 5.000 Iscrizioni di cittadini di etnia Batwa nei presidi Amministrativi delle provincie di Muyinga, Kirundo e Karuzi;
  • 6. Una rafforzata consapevolezza dei propri diritti e della propria condizione di cittadini;
  • 7. Un consolidato senso di appartenenza della gente Batwa alla Nazione (Burundi);
  • 8. Una sensibile riduzione del senso di inferiorità e di inadeguatezza del popolo Batwa, rispetto alle Comunità limitrofe;
  • 9. Una maggior accettazione e considerazione da parte delle Comunità limitrofe;
  • 10. Relazioni stabili di scambio e di confronto tra cittadini e alunni Batwa e cittadini o gruppi di cittadini italiani;
  • 11. Supporto sanitario alla Comunità Batwa (in special modo per i bambini al di sotto dei 5 anni e alle donne gravide) e sensibilizzazione alla prevenzione delle malattie invalidanti;
  • 12. Identificazione di modalità e mezzi per un supporto all’autonomia finanziaria delle Comunità Batwa al fine di garantirne la sopravvivenza;
  • 13. Compenetrazione delle Comunità Batwa e maggior vicinanza dell’Ufficio Diocesano e delle Comunità Cristiane Parrocchiali a questa categoria di “ultimi” ed “esclusi”.
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