(dalla relazione di Jean Claude Nzisabira responsabile per l’ASB del progetto Garderies)
I bambini che frequentano quest’anno le 9 garderies sono 1510. Solo nella garderie di Kiyanza i bambini iscritti sono diminuiti rispetto all’anno passato poiché con il nuovo sistema scolastico un’aula della garderie è stata occupata e perciò si è tenuto conto del minor spazio disponibile per i bambini piccoli (comunque 117!)
Le garderies sono diventate centri di educazione alla riconciliazione poiché frequentati da tutti i bambini del territorio e non solo da bambini dei campi degli sfollati di guerra, inoltre il progetto riunisce i genitori dei bambini per mettere in atto una attività produttrice di reddito al fine di contribuire al buon funzionamento della garderie dei propri figli.
Per esempio il gruppo di genitori della garderie di Kiremba, nella provincia di Muyinga, dispone di un piccolo terreno seminato a foraggio che viene venduto, possiede inoltre una piccola peschiera per l’allevamento dei pesci e tra tre mesi comincerà a venderli.
I genitori della garderie di Vumbi nella provincia di Kirundo dispongono di un terreno dove coltivano fagioli, patate e sorgo, è una provincia questa dove spesso c’è carestia poiché ogni anno si osserva il prolungamento della stagione secca.
Non sempre tutto va come dovrebbe: il gruppo di genitori della garderie di Kiremba, nella provincia di Ngozi, hanno venduto il terreno di un ettaro ed ora L’ASB sta cercando di recuperare il terreno.
Nella garderie di Kiyanza nella provincia di Muyinga i genitori hanno coltivato un ettaro di terreno a manioca ma il raccolto non è stato buono per mancanza di letame. I genitori dei bimbi iscritti in questa garderie sono per lo più Batwa e non possiedono animali.
Durante l’estate l’Unicef ha finanziato la ristrutturazione delle garderie di Kabanga e Makebuko nella provincia di Gitega e di Kanyosha a Bujumbura.
la garderie di Kanyosha è stata ristrutturata e la realizzazione di una recinzione ha permesso il posizionamento di strutture ludiche all’aperto, inoltre ha un grande serbatoio per l’acqua e l’Unicef ha donato due mulini per la macinazione del riso e della manioca che permettono ai genitori che ci lavorano di contribuire al mantenimento della garderie. Per questi motivi è diventata una garderie modello ed è qui che vengono portate le delegazioni di altri paesi per mostrare la bellezza di questo progetto e per cercare nuovi finanziatori.