I villaggi e le comunità Batwa del Burundi presentano un quadro di forte criticità: tasso enorme di analfabetismo, mortalità infantile, matrimoni tra consanguinei, poligamia, precarie condizioni igieniche, assistenza medica inadeguata, discriminazione razziale, intolleranza etnica, assenza nelle votazioni politiche, nomadismo e disoccupazione.
Il progetto nasce dall’esigenza, evidenziata dalla Diocesi di Muyinga, di realizzare un processo di integrazione dell’etnia Batwa (la terza dopo gli Hutu e i Tutsi), fortemente discriminata, attraverso il riconoscimento politico di adulti Batwa (diritto al voto), assistenza nella formazione scolastica (diritto allo studio), formazione di cooperative generatrici di reddito (diritto all’autoavanzamento), supporto alla salute (diritto alla salute), costruzione di abitazioni adeguate (diritto ad una casa dignitosa).
Il progetto per il quale Eccomi si è impegnata con la Caritas Italiana prevedeva inizialmente la costruzione di 23 case, poi diventate 28 allo stesso costo, costruite con mattoni di argilla cotti al forno e mattoni “adobe” (paglia e argilla) essiccati al sole. I fruitori delle case hanno collaborato alla realizzazione sotto la guida di un muratore qualificato.
Ogni casa è diventata di proprietà di una famiglia e ciò ha consentito una decrescita del nomadismo con il progressivo apprezzamento della nuova abitazione rispetto alle capanne di rami e foglie usate prima come abitazione.
Durata del progetto : Luglio 2009 – Ottobre 2011
Costo del progetto : Euro 14.800 di cui Euro 5.180 contributo della Caritas Italiana
Costo di ogni singola casa : Euro 528